Bonus Matrimonio 2022: Quali sono le soluzioni | PrestiValore
 

Bonus Matrimonio 2022: Quali sono le soluzioni

13 Novembre 2021
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Stop a Bonus matrimonio sposi

Ci sono importanti novità per il settore dei matrimoni in Italia. A differenza del 2021, l’anno prossimo non ci sarà il contributo del 25% delle spese per le coppie che hanno deciso di sposarsi. Dunque stop al Bonus matrimonio sposi.

La commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha invece stanziato un fondo di 60 milioni per le aziende che organizzano feste e sposalizi.

Dunque via libera agli aiuti per quelle aziende del mondo “wedding” alle prese con una forte crisi dovuta alla pandemia.

In questo articolo ti spiegheremo di cosa si tratta e come funziona.

Ma non solo: perchè se vuoi sposarti con la tua dolce metà e sei rimasto deluso dal mancato bonus matrimoni, devi sapere che ci sono altre soluzioni per te grazie a PrestiValore che ti consentiranno di organizzare l’appuntamento più importante della tua vita in tutta serenità.

Intanto facciamo un passo indietro e parliamo di quanto accaduto nel 2021.

Incentivi matrimonio

A prevedere delle agevolazioni in favore degli sposi era stato il Decreto Rilancio con il Bonus Matrimonio 2021. Il sussidio, indirizzato alle giovani coppie di sposi, è stato offerto dall’INPS, che ne ha riconosciuto anche la durata. L’assegno infatti era utilizzabile entro i 30 giorni successivi alla data delle nozze.

Il Bonus Matrimonio 2021 è consistito in una detrazione sull’imposta lorda del 25% sulle spese sostenute per un massimo di 25 mila euro per il ricevimento e le nozze da indicare sulla dichiarazione dei redditi.

Perciò se si era organizzato un evento da 25 mila euro, la detrazione è stata di 6.250 euro, erogata in cinque rate annuali.

A richiedere il Bonus Sposi 2021 potevano essere tutti i lavoratori operai, apprendisti, a domicilio, dipendenti di aziende o cooperative e artigiani.

Agevolazioni matrimonio

Il Bonus Matrimonio 2021 era un sussidio che permetteva di applicare una detrazione su precise spese tra cui ristorazione o catering, affitto dei locali, eventuale ingaggio del “wedding planner”, decorazioni floreali, abito della sposa e dello sposo, trucco e acconciatura e servizio fotografico.

Ad oggi tale bonus non è stato confermato per le coppie in procinto di sposarsi ma solo per le imprese del settore.

Incentivo matrimonio

Cosa è cambiato?

Con il Decreto Sostegni Bis, il Governo ha approvato un contributo a fondo perduto da destinare esclusivamente alle imprese, lasciando a bocca asciutta i futuri sposi.

Perchè questa scelta?

Il settore dei matrimoni è stato messo a dura prova dalla crisi: pensa che secondo l’Istat, nel 2020, sono stati celebrati ben 97mila matrimoni in meno rispetto al 2019, pari al 20% in meno tra celebrazioni religiose e riti civili.

Dall’inizio dell’emergenza, si stimano perdite per oltre 26 miliardi di euro. In questo settore prestano il loro servizio migliaia di piccole e medie aziende, tra cui oltre 8.500 location (hotel, ville, ristoranti), 2.000 catering, 8.000 studi fotografici, 2.500 Floral Designer, 6.500 gruppi musicali, 3.500 agenzie di Wedding Planner. A cui si deve poi aggiungere l’indotto.

In molti speravano nel rinnovo statale del bonus matrimonio sposi, in realtà l’aiuto in termini economici verrà concesso solo alle imprese, escludendo gli sposi che hanno dovuto dire addio al prezioso contributo.

La proposta iniziale, poi cancellata, prevedeva che per gli anni 2021, 2022 e 2023 i futuri sposi avrebbero potuto detrarre alcune delle spese documentate per il matrimonio e per la festa, pari al 25% del totale fino a un massimo di 25.000 euro.

Bonus matrimonio 2022, come funziona

Il bonus matrimonio 2022 prevede lo stanziamento di 60 milioni di euro di contributi a fondo perduto.

Di questi, 10 milioni sono destinati al settore dell’intrattenimento e altri 10 a quello degli hotel, ristoranti e catering.

Possono beneficiarne i titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel territorio italiano, che svolgano attività d’impresa, arte o professione o producano reddito agrario, operanti nel settore della ristorazione collettiva o del wedding.

Il contributo a fondo perduto ammonta al 30% della differenza tra il calo di fatturato annuale del 2020 e quello del 2019. Alle attività avviate dal 2019 spetteranno invece 5mila euro.

I requisiti per Bonus matrimonio 2022

Per richiedere il bonus matrimonio 2022, le aziende dovranno presentare un’autocertificazione, che verrà sottoposta ai controlli dell’Agenzia delle Entrate, in cui sarà indicato il calo di fatturato ed il codice ATECO.

Per chi invece ha aperto la sua attività inerente i matrimoni nel 2019 spetta una cifra fissa di 5.000€.

Riepilogando, per poter usufruire del contributo a fondo perduto presente nel bonus matrimonio e indirizzato alle imprese o ai liberi professionisti lavoranti nel mondo del wedding occorrerà:

  • essere residenti in Italia
  • essere titolare di partita iva – con idoneo codice ATECO
  • dimostrare un effettivo decremento degli introiti dall’anno 2019 all’anno 2020
  • inviare regolare autocertificazione

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