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Prestiti per protestati e cattivi pagatori

27 Agosto 2020
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Quando si è protestati o cattivi pagatori richiedere un prestito può essere più complicato del solito. Vediamo di capire che soluzioni si possono adottare per ottenere la somma di denaro.

Riuscire a richiedere un prestito quando si è protestati o cattivi pagatori è possibile, ma il percorso da affrontare si potrebbe rivelare complicato. Esistono però delle soluzioni per poter ottenere la somma di denaro di cui si ha bisogno, affidandosi i prestiti per cattivi pagatori. Infatti, come suggerito dal nome, questi finanziamenti prevedono un credito erogato alle persone che hanno subito un protesto. Per capire a fondo di cosa stiamo parlando e come funzionano questi prestiti è necessario capire cos’è un protesto.

Chi sono i protestati

Quando si parla di queste figure è fondamentale avere chiaro chi sono i cattivi pagatori. In poche parole si tratta di individui che hanno subito un protesto, ovvero un atto pubblico che segnala il mancato pagamento di un assegno, una cambiale o una rata. Se, al richiamo del pubblico ufficiale, ci si rifiuterà ulteriormente di pagare si finirà nel registro informatico dei protesti.

Questo comporta una serie di conseguenze, anche civili, come l’addebito degli interessi di mora, il rischio di subire un pignoramento dei beni da parte del creditore, e così via. Inoltre se si subisce il protesto per un assegno bisognerà pagare anche una sanzione amministrativa. Questa si può evitare solo pagando quanto dovuto entro 60 giorni dalla scadenza dell’assegno. In ogni caso essere protestati o cattivi pagatori significa che i propri dati saranno inseriti nelle banche dati come il CRIF consultate dagli istituti creditori per valutare il merito creditizio.

Sarà quindi poco probabile che il prestito venga concesso dl momento che a richiederlo è un protestato o cattivo pagatore.

Prestiti per protestati

Sarà ormai chiaro quanto è difficile richiedere ed ottenere un prestito quando si è protestati o cattivi pagatori. Di certo affidarsi ai canali ordinari è un’opzione da escludere, proprio a causa del protesto.

Ma ottenere un credito da una banca quando si è in una brutta situazione finanziaria non è impossibile. Infatti i prestiti per protestati e cattivi pagatori sono ormai una realtà che, nella stragrande maggioranza dei casi, si concretizza nella cessione del quinto.

In questi casi si parla di cessione del quinto dello stipendio e della pensione e, solo in questo modo, protestati e cattivi pagatori hanno la speranza di ottenere la liquidità che gli serve. Inoltre la cessione del quinto è una particolare tipologia di finanziamento che permette di rimborsare l’importo. Il tutto è possibile tramite una trattenuta direttamente sulla busta paga o sulla pensione del richiedente, con una cifra massima di un quinto della retribuzione netta mensile

Cessione del quinto: le modalità

Vediamo di capire quali sono le modalità di richiesta di un prestito con cessione del quinto per protestati o cattivi pagatori. In primo luogo è necessario compilare i moduli di richiesta che si possono trovare presso la filiale dove volete richiedere il prestito. A questa documentazione vanno allegati una copia del documento d’identità in corso di validità e una copia del contratto di lavoro.

Dopodiché bisognerà consegnare tutto alla banca che avvierà le pratiche di finanziamento e richiederà al datore di lavoro, o all’ente previdenziale, il certificato di stipendio o il documento di quota cedibile. Si tratta ovviamente del quinto della retribuzione netta percepita e, in seguito, la banca confermerà l’inizio della procedura.

Dunque ogni mese il datore di lavoro, o l’ente previdenziale di riferimento, effettueranno la trattenuta nel momento il cui verranno versati stipendio e pensione. La trattenuta sarà poi inviata alla banca finanziatrice e rappresenterà il pagamento della rata del prestito.

Prestiti per protestati: dipendenti pubblici e privati

Tra le forme di prestiti per protestati e cattivi pagatori tramite la cessione del quinto, possiamo sicuramente trovare quelle destinate a dipendenti pubblici e privati. Nel primo caso i dipendenti di amministrazioni ed enti pubblici come:

  • regioni
  • province
  • comuni
  • società pubbliche
  • scuole
  • ministeri
  • forze dell’ordine

Queste categorie di dipendenti pubblici sono normalmente considerate dalle banche come le più solide e affidabili, soprattutto visto che il “datore di lavoro” è lo stesso Stato. Questo significa meno rischi di licenziamento o fallimento, e per questo motivo le cessioni del quinto dello stipendio sono spesso erogate senza la previsione dell’assicurazione contro la perdita del lavoro.

Anche nel caso dei dipendenti privati l’erogazione di un prestito tramite cessione del quinto per protestati, avviene con facilità. Questo perché la busta paga, che sia statale o di un’altra azienda, rappresenta una solida garanzia. Perciò se siete dipendenti, e siete protestati o cattivi pagatori, potete affidarvi alla cessione del quinto per ottenere la somma che vi serve.

Prestiti per protestati: pensionati

Infine vediamo il caso dei pensionati protestati o cattivi pagatori che, come possiamo intuire, possono richiedere un prestito tramite cessione del quinto. In questo caso però la trattenuta verrà eseguita sul cedolino della pensione. Anche in questo caso l’erogazione del prestito è abbastanza facile, ma la pensione viene considerata una buona garanzia.

Tuttavia bisogna ricordare che in alcune occasioni è necessario sottoscrivere anche delle assicurazioni, dal momento che il richiedente potrebbe essere anziano e l’istituto potrebbe volersi ulteriormente tutelare.