L’anticipo TFS per statali è una procedura con la quale il dipendente ex pubblico che è andato in pensione può domandare un anticipo della sua liquidazione (trattamento di fine servizio). Ma come funziona questa opportunità? Cerchiamo di scoprirlo insieme!
Chi può richiedere l’anticipo TFS
Innanzitutto, ricordiamo come a poter richiedere l’anticipo TFS è l’ex pubblico dipendente che ha avuto accesso al trattamento pensionistico mediante la maturazione di una delle tre seguenti occasioni alternative:
- quota 100;
- pensione anticipata;
- pensione di vecchiaia.
Se ricorre tale requisito, il dipendente ex pubblico potrà dunque procedere con la richiesta di un anticipo del proprio trattamento di fine servizio, munendosi dell’apposita documentazione e rivolgendosi a una delle banche convenzionate. Ma andiamo con ordine.
Come presentare la domanda per l’anticipo TFS
Il dipendente ex pubblico interessato a ottenere un anticipo sulla liquidazione dovrà richiedere all’ente erogatore del TFS/TFR un documento essenziale per poter avere accesso al trattamento, la certificazione del diritto all’anticipazione.
Nell’ipotesi in cui a erogare il trattamento sia l’Inps, allora la domanda dovrà essere presentata secondo le indicazioni che sono riportate presso lo stesso sito internet dell’ente previdenziale. Se invece il trattamento sarà erogato mediante la propria amministrazione, allora la domanda di certificazione del diritto all’anticipo potrà essere presentata seguendo le indicazioni del proprio datore di lavoro.
Si tenga anche conto che per convenzione l’Inps o l’amministrazione interessata avranno tempo 90 giorni per poter rilasciare la certificazione del diritto al trattamento o il suo ammontare complessivo, oppure comunicare il rigetto della domanda di certificazione, se non si sia accertato il possesso dei requisiti.
Una volta che il richiedente ha ottenuto la certificazione del diritto, potrà presentare la domanda di anticipo del TFS ad un istituto di credito convenzionato, allegando altresì la stessa certificazione, la proposta del contratto di anticipo che viene predisposta dall’istituto di credito, la dichiarazione sullo stato di famiglia e ancora i riferimenti del conto corrente su cui verrà accreditato l’importo oggetto dell’anticipo.
A questo punto l’istituto di credito valuterà e accetterà la proposta, comunicando all’ente erogatore (Inps / amministrazione pubblica di appartenenza) tale accettazione.
Anticipo TFS per statali: tempi di attesa
A questo punto l’ente erogatore, entro 30 giorni, effettuerà le necessarie verifiche e comunicherà all’istituto di credito la presa d’atto della conclusione del contratto di finanziamento. Se però a seguito delle verifiche compiute dall’ente erogatore, l’istituto dovesse comunicare alla banca un importo inferiore a quanto precedentemente oggetto di certificazione (può capitare perché, ad esempio, sono state perfezionate delle pratiche pendenti), allora la proposta di contratto di finanziamento decadrà, e il richiedente potrà eventualmente presentare una nuova richiesta.
Infine, entro 15 giorni dalla data di efficacia del contratto, l’istituto di credito provvederà all’accredito della somma oggetto di anticipo sul conto corrente indicato dal richiedente.
Quali sono le banche convenzionate per l’anticipo TFS
Essendo un prodotto sostanzialmente molto recente, non vi sono ancora molti istituti che sono convenzionate per l’anticipo TFS e al momento non è ancora disponibile un elenco definitivo.
Quanto si può ottenere con l’anticipo TFS?
Stando all’accordo quadro, l’importo massimo del finanziamento di cui all’anticipo TFS potrà essere pari a 45 mila euro, al lordo degli interessi ad esso riferiti. Il tasso di interesse viene stabilito per legge, e la banca non potrà applicare commissioni o altre spese, oltre al già rammentato tasso di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
Quanto costa l’anticipo TFS?
Come abbiamo già rammentato, non ci sono spese o altri oneri per l’anticipo TFS. Il finanziamento sarà tuttavia assoggettato al pagamento di un tasso di interesse annuo nominale che sarà determinato alla data di presentazione della domanda in misura fissa, pari al rendimento medio dei titoli pubblici (Rendistato) con durata analoga al finanziamento, maggiorato dello 0,40%. Facendo un esempio, il Rendistato per operazioni a 2 anni è oggi lo 0,12%. Sommato alla maggiorazione fissa dello 0,40%, ne deriva che il tasso per un anticipo TFS biennale sarebbe pari allo 0,52%: un tasso evidentemente molto conveniente!