TAN, TAEG e TEG: tassi sono importanti per il mutuo | PrestiValore
 

TAN, TAEG e TEG: perché questi tassi sono importanti per il mutuo

5 Ottobre 2020
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Quando si avvicina il momento di confrontare diverse proposte di mutuo, acronimi come TAN, TAEG e TEG iniziano a diventare d’uso quotidiano anche per i meno addetti al settore.

Ma che cosa significano? Come si calcolano? E perché è opportuno prendere la giusta confidenza con questi termini?

Considerato che la confusione in tale ambito è ancora molto alta, abbiamo scelto di predisporre un approfondimento completo che ti spiegherà perché TAN, TAEG e TEG sono così importanti per trovare il mutuo migliore .

Cosa sono TAN, TAEG e TEG

Come vedremo nelle prossime righe, i metodi di calcolo del TAN, del TAEG e del TEG differiscono tra di loro anche in misura significativa. C’è però un elemento in comune che dovresti tenere a mente fin da queste prime battute iniziali: sono tutti e tre importanti indicatori di costo, utili per poter comprendere se il mutuo che stai valutando sia o meno più conveniente di un altro.

Pensiamo, ad esempio, ad una giovane coppia che deve scegliere un mutuo per la prima casa. Comprendere in modo chiaro e diretto cosa siano e come si calcolano questi tassi è un passo fondamentale per poter arrivare alla scelta del mutuo più conveniente.

TAN (Tasso Annuo Nominale)

Nel nostro viaggio tra gli indicatori di costo più utilizzati dalle banche non possiamo non iniziare dal TAN (Tasso Annuo Nominale), che è probabilmente il primo che ti salterà all’occhio nel momento in cui ti troverai dinanzi al compito di trovare il miglior mutuo per le tue esigenze (è anche l’indicatore che viene maggiormente pubblicizzato dalle banche!).

Ebbene, il TAN non è altro che il tasso di interesse applicato annualmente sul capitale erogato. Nel caso in cui tu abbia intenzione di optare per un tasso fisso, il TAN sarà determinato dall’IRS di periodo e dallo spread applicato dall’istituto di credito a titolo di remunerazione per l’operazione. Nel caso in cui, invece, tu voglia optare per un mutuo a tasso variabile, il parametro di riferimento su cui verrà calcolato il TAN sarà l’Euribor o il tasso BCE, maggiorato del già citato spread.

È proprio sulla base del TAN che verrà poi formulato il piano di ammortamento, ovvero il programma di rimborso nel quale la banca dettaglia l’entità delle rate (nel caso di tasso fisso) o delle quote capitale (nel caso di tasso variabile). Pertanto, più basso è il TAN e meno interessi dovrai corrispondere.

Purtroppo, però, nonostante la sua semplicità, il TAN non è certo il miglior indicatore di costo di un mutuo: il Tasso Annuo Nominale non tiene infatti conto di spese e oneri accessori che dovrai comunque corrispondere, e che – per fortuna – sono invece conteggiati all’interno del TAEG.

TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)

Il TAEG, introdotto in Europa dalla direttiva 90/88/CE, è l’indicatore sintetico di costo più utilizzato per poter confrontare efficacemente il costo complessivo dei mutui. Si tratta infatti di quella percentuale che ti permetterà di confrontare attendibilmente il costo di un prestito rispetto ad un altro, considerato che non comprende solamente il tasso di interesse annuo nominale, bensì anche tutti quei costi accessori che sono necessari per poter ottenere il finanziamento, come:

  • spese di istruttoria;
  • spese di perizia da parte del tecnico della banca;
  • imposta sostitutiva;
  • commissioni di incasso rata;
  • assicurazioni obbligatorie (incendio e scoppio fabbricato);
  • spese per le comunicazioni periodiche di trasparenza;
  • spese di mediazione creditizia.

Di contro, non rientrano all’interno del calcolo del TAEG tutte le spese che non sono “vincolate” all’ottenimento del mutuo. A titolo di esempio, non faranno parte del calcolo del TAEG le spese assicurative non obbligatorie, come quelle di una polizza vita.

Da quanto sopra dovrebbe essere chiaro che è il TAEG, non il TAN, l’indicatore più efficace per comprendere quale sia il mutuo più conveniente!

TEG (Tasso Effettivo Globale)

Abbiamo definito il TAEG come l’indicatore sintetico di costo più efficace. Ma allora che cos’è il TEG?

Al contrario di quanto avviene con il TAN e con il TAEG, il TEG è indicatore di “riferimento” che viene calcolato dalla Banca d’Italia con cadenza trimestrale, e che serve a capire quale sia il costo medio di un mutuo erogato dagli intermediari finanziari. L’importanza del TEG è poi strettamente collegata a quella della soglia antiusura, visto e considerato che è proprio da questo indicatore che si parte per la sua fissazione.

Ricordiamo infine che contrariamente a quanto accade nel caso del TAEG, in questo tasso non rientrano le spese che il mutuatario sostiene per il pagamento delle imposte e delle tasse, né i costi che sono relativi alle polizze assicurative che sono obbligatorie per legge (come le assicurazioni incendio e scoppio sull’immobile).