Garante del mutuo: quando serve e come sceglierlo? | PrestiValore
 

Garante del mutuo: quando serve e come sceglierlo?

5 Febbraio 2021
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Quando si richiede un mutuo può capitare di sentirsi rispondere dalla banca che l’erogazione del finanziamento è subordinata alla presentazione di un garante. Ma chi è esattamente il garante del mutuo? Quali sono le caratteristiche della fideiussione? E perché si tratta di un elemento molto ricorrente nei rapporti bancari?

Abbiamo cercato di strutturare una piccola guida che ti permetterà di comprendere quali sono le caratteristiche di un mutuo con garante, e cosa comporta la presenza di un fideiussore nel rapporto debitore.

Chi è il garante del mutuo?

Come suggerisce lo stesso nome, il garante è un soggetto che “garantisce” un terzo sul regolare adempimento degli obblighi di un debitore principale, divenendone responsabile (coobbligato in solido).

In termini più semplici, in un mutuo, ci riferiamo al garante come una persona che si impegna dinanzi alla banca a garantire la regolare restituzione del debito che è stato contratto da un’altra persona.

Per questo suo particolare impegno, il garante è, generalmente, una persona che:

  • ha un rapporto stretto con il debitore principale, considerato che l’impegno che sottoscrive dinanzi alla banca lo esporrà a delle responsabilità piuttosto significative;
  • è favorevolmente conosciuta dall’istituto di credito, che potrà contare sul suo ruolo attivo nel caso in cui il debitore principale diventi inadempiente.

Non solo. Il garante dovrà essere anche una persona sostanzialmente “libera” da impegni (o, se li intende acquisire, vuole farlo compatibilmente con il suo reddito).

Si tenga infatti conto che anche le garanzie sono iscritte nella Centrale Rischi, e che dunque il garante che intende richiedere per sé stesso un nuovo finanziamento, potrebbe vedersi ridotta la propria capacità di merito creditizio proprio a causa della presenza della fideiussione rilasciata nei confronti del debitore principale.

Cosa accade se il debitore non paga le rate

Nell’ipotesi in cui il debitore paghi le rate puntualmente, il garante non verrà chiamato in causa dell’istituto di credito. Le cose cambiano, però, se il debitore inizia a saltare il pagamento delle scadenze, e diventare, così, inadempiente.

In queste ipotesi, infatti, l’istituto di credito potrà chiamare in causa il garante, sollecitando la sistemazione della posizione garantita. Il garante dovrà intervenire nei modi e nei termini previsti dalla fideiussione, essendo in tutto e per tutto coobbligato di fianco al debitore principale.

Naturalmente, al garante del mutuo rimarrà poi la possibilità di rifarsi sul debitore principale, andando a promuovere un’azione che gli potrebbe permettere di ottenere da costui il rimborso di quanto pagato alla banca. Si tenga inoltre conto che questa eventualità non viene quasi mai attivata per poche rate in ritardo, ma in caso di morosità consistenti per numero di rate saltate e entità.

Garante e mutuo: quando è necessario?

Fin qui abbiamo avuto modo di condividere alcune riflessioni sulla figura del garante, soffermandoci sulla sua importanza e – spesso – sulla sua essenzialità.

Il garante ricopre infatti un ruolo fondamentale nella richiesta di un mutuo, tanto che per molti istituti di credito la procedura “standard” prevede proprio la presenza di un fideiussore, ad accompagnamento delle altre garanzie (reali e non) che vengono acquisite.

Ciò premesso, il nostro suggerimento prima di chiedere un mutuo a un istituto di credito è pur sempre quello di procurarsi la disponibilità di un fideiussore a garantire la propria posizione, in maniera tale che tale figura possa essere presentata nel momento in cui la banca dovesse farne richiesta.